Gran parte dei paesi centrali e meridionali delle Americhe hanno visto nascere figure fondamentali nelle nuove generazioni, spesso in grado di mettersi alla pari con compositori seminali dei loro paesi. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno circoscritto in termini di diffusione, frutto di una cattiva disamina della contemporaneità, in un’era matura per essa, in cui da più parti se ne proclama il fallimento.
Per quanto riguarda Cuba, la maggioranza degli ascoltatori avrà sicuramento flirtato con i ritmi che hanno dato vita a forme popolari o a danze tipiche, così come numerosi sono i cultori del jazz che hanno cercato di approfondire i legami tra la cultura cubana e il genere afro-americano; ciò sta a significare che un Compay Segundo è sicuramente più apprezzato e seguito di un qualsiasi forma d’arte contemporanea portata avanti da qualche coraggioso compositore. Anche qui d’altronde si può applicare quel principio recente che vede spostare i compositori di molti paesi a bassa frequenza di musica contemporanea, verso le zone maggiormente interessate a quel tipo di evoluzioni musicali, per poi riportarne i benefici per ricaduta nei propri paesi con un effetto piuttosto smorzato.
Sebbene lavori in Florida, Miami, il compositore cubano Orlando Jacinto Garcìa (1954) è uno di quelli che potrebbe far sentire la differenza: More here